14 Novembre 2022

Tra speranza su inflazione e crisi criptovalute i mercati scelgono la prima

Settimana dominata dai dati sull’inflazione statunitense che nel mese di ottobre ha continuato a calare. Si riaccendono così le speranze sulla fine della fase restrittiva della politica monetaria FED ed i listini azionari salgono, tecnologici in testa. L’euforia per i dati sull’inflazione fa passare in secondo piano l’altra grossa notizia della settimana, la crisi di FTX che agita nuovamente le acque nel mondo delle criptovalute.

Nella scorsa settimana il 85% degli strumenti ed indici utilizzati per le nostre analisi hanno registrato una variazione positiva. Il 15% ha subito una variazione negativa. Analizzando per macroclassi, l’85% degli strumenti ed indici azionari ha registrato una variazione settimanale positiva. Il 93% degli strumenti obbligazionari ed l’82% delle altre asset class utilizzate per le nostre analisi. Numeri che confermano come le notizie macro abbiano avuto un forte impatto sia sul mercato azionario che su quello obbligazionario, rimettendo in circolo la speranza di un pivot FED più vicino; a correre in maniera sostenuta sopratutto il comparto tecnologico (meno inflazione e speranza fine rialzo tassi), con poco spazio per i nuovi guai delle criptovalute.

Le valutazioni in miglioramento nella scorsa settimana sono state il 28% del totale. La settimana precedente le valutazioni che erano state ritoccate al rialzo erano il 47% del totale.

Tra le analisi relative al comparto azionario le valutazioni in miglioramento sono state il 28% del totale.

Tra le analisi relative al comparto obbligazionario le valutazioni in miglioramento sono state il 44% del totale.

Tra le analisi relative ad altre asset class le valutazioni in miglioramento sono state il 29% del totale. Nelle altre asset sono comprese le materie prime e le valute. Su queste ultime indicazioni interessanti arrivano dalla nostra analisi, specie nei movimenti di breve termine.

Delle valutazioni effettuate il 40% risulta essere sopra la media a breve termine. Il 46% risulta essere sopra la media a lungo termine delle valutazioni. La scorsa settimana erano rispettivamente il 58% ed il 52%.

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