Sentiment sul mercato azionario USA, l’aggiornamento di settembre non scioglie i dubbi
Dopo la pausa estiva e con i listini statunitensi che continuano a ritoccare nuovi massimi, andiamo a verificare la situazione sul sentiment nei confronti del mercato azionario USA attraverso tre indicatori intermarket.
Partiamo dal rapporto tra Oro e Dollaro. Come sappiamo una tendenza rialzista del rapporto indica una minor confidenza nelle prospettive dell’economia statunitense. Come si osserva, dopo una fase sostanzialmente laterale, l’indicatore è tornato a salire a partire dalla seconda metà di agosto. Una riaccelerazione che indica maggiori preoccupazioni sulla crescita economica USA ed un’aspettativa di riduzione dei tassi di interesse da parte della Fed.
Il secondo indicatore che prendiamo in considerazione, invece, sembra più ottimista sulla congiuntura statunitense. Il rapporto tra le big cap e le small cap, infatti, sembra indicare un cambio di trend. Al momento le small cap fanno meglio delle big cap, un elemento che potrebbe indicare una maggior fiducia nella tenuta della domanda interna e che conferma le aspettative di un netto taglio dei tassi da parte della Fed (un costo del denaro in diminuzione è favorevole alle imprese di piccole dimensioni).
Il terzo indicatore, infine, mette a confronto l’andamento del VIX e del MOVE, due indici che monitorano la volatilità rispettivamente del comparto azionario e obbligazionario. Osservando l’andamento delle medie mobili a breve termine si osserva una tendenza al ribasso innescatasi da fine primavera scorsa. Solitamente un MOVE più forte del VIX indica una bassa percezione del rischio azionario e può significare un eccesso di confidenza sui listini.
Riassumendo, l’analisi dei nostri tre indicatori sul sentiment per l’azionario USA non sciolgono i dubbi sulla percezione da parte degli investitori. L’unica certezza sembra una forte aspettativa di riduzione dei tassi di interesse ma l’affidabilità del rialzo azionario non è del tutto confermata.
