Listini azionari asiatici in salute su mosse Fed
Nel corso dell’anno e soprattutto nelle ultime settimane i listini azionari asiatici stanno mettendo a segno performance interessanti. A guidare questi rialzi ci sono soprattutto le aspettative di un robusto intervento della Fed sui tassi da qui a fine anno.
Le aspettative legate alle decisioni sui tassi di interesse della Federal Reserve degli Stati Uniti, i negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina e le politiche monetarie delle banche centrali asiatiche sono stati i fattori principali che hanno plasmato l’andamento dei listini azionari asiatici negli ultimi mesi. Il Nikkei 225 giapponese ha raggiunto nuovi massimi storici sostenuto da un rally tecnologico e dalla riduzione dei dazi USA sulle esportazioni giapponesi. Le borse indiane invece hanno beneficiato dell’ottimismo sui negoziati commerciali USA e dalle attese di un taglio dei tassi da parte della Fed. Le azioni sudcoreane hanno segnato record storici grazie al rally dei produttori di semiconduttori.
Nel complesso l’indice MSCI Asia ha messo a segno un guadagno di oltre 27 punti percentuali da inizio anno, un rendimento interessante se lo confrontiamo con quello dell’MSCI World (+15% circa) o con quello dello S&P500 (+12% circa).
Nel grafico qui sopra possiamo osservare l’andamento del rapporto di forza tra azionario Asia e azionario World, calcolato utilizzando due ETF che replicano l’andamento dei due indici. Si nota l’incrocio della media a 50 giorni con quella a 200 – segnale rialzista – avvenuto attorno ad aprile scorso e un successivo trend molto volatile ma positivo che prosegue sino ad oggi. Significativo il balzo delle ultime settimane, motivato principalmente dalle aspettative di tagli rapidi dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve statunitense. Mosse che ridurrebbero i costi di finanziamento a livello globale e darebbero un sollievo ai mercati obbligazionari sotto pressione.
