5 Dicembre 2022

Inflazione e mercato del lavoro fanno ondeggiare i mercati finanziari

La scorsa settimana sui mercati è stata caratterizzata da repentini cambi di stato d’animo. Le preoccupazioni sulle proteste in Cina hanno presto lasciato spazio alle parole del governatore della Fed Powell, possibilista su una soft landing dell’economia statunitense. I dati sull’inflazione nell’Eurozona hanno ulteriormente fatto ipotizzare un rallentamento del ritmo di rialzo dei tassi di interesse, mentre i dati sul mercato del lavoro negli USA, infine, hanno riportato tutti con i piedi per terra: la strada verso il pivot della FED è ancora lunga.

Malgrado questa volatilità i mercati finanziari hanno confermato le tendenze del momento, con un netto recupero del comparto obbligazionario e la tenuta dei principali listini azionari. Vediamo qualche dato relativo alle nostre analisi.

Nella scorsa settimana il 74% degli strumenti ed indici utilizzati per le nostre analisi hanno registrato una variazione positiva. Il 25% ha subito una variazione negativa.Analizzando per macroclassi, il 69% degli strumenti ed indici azionari ha registrato una variazione settimanale positiva. Il 94% degli strumenti obbligazionari e l’83% delle altre asset class utilizzate per le nostre analisi.

Le valutazioni in miglioramento nella scorsa settimana sono state il 18% del totale. La settimana precedente le valutazioni che erano state ritoccate al rialzo erano il 9% del totale.

Tra le analisi relative al comparto azionario le valutazioni in miglioramento sono state il 13% del totale. Sull’andamento pesano i contrastanti segnali arrivati sul fronte inflazione e mercato del lavoro.

Tra le analisi relative al comparto obbligazionario le valutazioni in miglioramento sono state il 44% del totale. Un segnale di come il settore obbligazionario continui a mostrare elementi di miglioramento.

Tra le analisi relative ad altre asset class le valutazioni in miglioramento sono state il 35% del totale. In questo comparto rientrano le analisi relative a materie prime, valute e sentiment.

Delle valutazioni effettuate il 17% risulta essere sopra la media a breve termine. Il 44% risulta essere sopra la media a lungo termine delle valutazioni. La scorsa settimana erano rispettivamente il 13% ed il 39%

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