Azionario Turchia, ritardo su emergenti continua ma aumentano gli acquisti
L’azionario Turchia continua a soffrire rispetto al comparto degli emergenti, ma qualcosa – almeno in termini di interesse – sembra muoversi.
Una delle caratteristiche di questo 2025 è sicuramente il buon andamento dei mercati azionari emergenti.
Come si vede dal rapporto di forza tra gli indici MSCI Emerging Martkets e MSCI World, da gennaio scorso è in atto un cambio di tendenza, con gli emergenti che fanno meglio dell’indice mondiale.
Tra i paesi emergenti rimasti attardati in questa fase di recupero c’è sicuramente la Turchia, ma ci sono indizi che sembrano indicare qualche novità in vista.
Partiamo osservando il grafico del rapporto di forza tra l’indice MSCI Turchia e l’MSCI Emergenti. Ben visibile la lunga fase di debolezza che prosegue da metà luglio dell’anno scorso. Un primo tentativo di recupero sul finire nel 2024 è stato successivamente stoppato. Ora, un movimento registrato a giugno sembra dare ancora qualche speranza di risveglio.
Quel balzo verso la zona della media a 52 giorni, infatti, è figlio anche di forti acquisti sull’ETF IShare MSCI Turkey. Come riporta l’agenzia Bloomberg, a giugno il flusso di capitali in entrata ha toccato i 21,4 miliardi di dollari, numeri che non si vedevano dal giugno del 2023. Nel complesso, riporta ancora Bloomberg, gli acquisti netti di azioni turche nel 2025 da parte di investitori istituzionali si aggira attorno ai 620 milioni di dollari, un bel passo avanti rispetto al -2,5 miliardi registrato nel 2024.
